Un tempo il formaggio di capra era un prodotto tipico dei mayen, le baite di mezza montagna che costituivano la residenza estiva dei pastori. Era nei prati circostanti che le capre brucavano quelle erbe che poi davano al latte uno spiccato aroma selvatico.
La preparazione avviene portando il latte ad una temperatura di poco inferiore ai 40 gradi e aggiungendo la caglia. Dopo circa mezz’ora la cagliata viene rotta in piccoli pezzi grandi quanto un chicco di mais e spurgata. La massa viene quindi trasferita nelle fascere di legno, pressata con le mani e rivoltata più volte.
Dopo essere state salate le forme vengono lasciate stagionare per almeno tre settimane in cantine fresche e umide.
Si ottiene così un formaggio dalla pasta morbida e con un leggero profumo di sottobosco.