Fonduta alla valdostana

La fonduta alla valdostana è la celebre specialità a base di formaggio fuso che trae origine dalle esigenze pratiche e dai legami di solidarietà che univano la gente di montagna. Era un piatto semplice da preparare anche per chi, come i contadini e i pastori, si trovava in mezzo ai boschi o sui prati: tutto quello che serviva per cucinarla era un fuoco, un pentolone, latte, fontina e del pane duro. Poco importava se mancavano i piatti e le posate. Bastava la punta di un coltellino per infilzare e immergere il pane nella crema. E se un viandante di passaggio chiedeva di unirsi al pasto era sempre ben accetto.

Il primo passo per preparare una fonduta deliziosa è di tagliare la fontina a dadini e di lasciarla a bagno nel latte per una notte.

Poi si versano questi due ingredienti in un tegame di terracotta aggiungendo tuorli d’uovo e burro e si fa cuocere a bagnomaria per mezz’ora mescolando in continuazione. E’ fondamentale che il composto non arrivi a ebollizione.

Quando la consistenza della crema è densa e omogenea si condisce con una spolverata di pepe bianco macinato sul momento e scaglie di tartufo bianco o grigio e si porta in tavola assieme a una generosa porzione di bocconcini di pane abbrustolito.

Per accompagnare questo piatto sostanzioso suggeriamo uno Chardonnay valdostano o un Chambave Moscato doc.

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