La Valle d’Aosta non ha il mare, ma il gusto del pesce che peschiamo nei fiumi e nei laghi della nostra terra non ha nulla da invidiare a quello delle regioni che si affacciano sul Mediterraneo.
Le trote valdostane sono rinomate per le loro carni magre e per il sapore particolarmente delicato esaltato dalla cottura ai ferri.
Il passaggio più delicato nella preparazione del filetto di trota ai ferri è senz’altro quello della sfilettatura, operazione che richiede un movimento preciso del coltello per staccare la polpa della lisca.
Rifiliamo poi il filetto e lo spiniamo. Per farlo ci serviamo della sensibilità delle dita che muoviamo dalla testa alla coda per scoprire le spine che affiorano, estraendole con una pinzetta.
Dopo aver massaggiato i filetti con dell’olio di oliva lo cuociamo sulla griglia ben calda.
Infine li serviamo conditi con una salsina a base di olio, limone e aromi.